Sabato 7 maggio, alle ore 21.25, andrà in onda “Neanderthal: l’enigma della sua scomparsa” la puntata che Alberto Angela dedica alla scomparsa di questa specie mentre Homo sapiens si diffondeva al di fuori del continente africano.
Parte delle riprese sono ambientate nella baia di Uluzzo e in altri siti del Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio – Palude del Capitano, il cui patrimonio costituisce gran parte di un vero e proprio distretto preistorico, rappresentato da formazioni geo-paleontologiche di circa 70 milioni di anni fa, da almeno otto grotte frequentate prima da Neandertal e poi dai primi gruppi di Sapiens diffusisi nel continente europeo, dalla necropoli neolitica, dalle strutture fortificate dei millenni successivi e dalle trasformazioni sedimentatesi in epoca storica.
Le ricerche sono iniziate nei primi anni sessanta del secolo scorso e, su concessione della SABAP – Brindisi, Lecce, proseguono tuttora attraverso progetti di studio condotti da diversi dipartimenti universitari e dal Museo della Preistoria di Nardò che agisce per conto del Comune di Nardò, Ente di gestione dello stesso Parco, in un quadro che connette ricerca e valorizzazione riconoscendo il patrimonio come bene primario della comunità del quale viene garantita la gestione sostenibile.
A Nardò, i lavori per la programmazione delle riprese sono iniziati negli ultimi mesi del 2021, quando gli autori della trasmissione, attraverso la dott.ssa Serena Strafella, funzionaria responsabile per la Soprintendenza, hanno effettuato una serie di sopralluoghi e di valutazioni dei contenuti con la direzione del Museo.
A complemento della rilevanza scientifica, anche gli scorci e la luce che caratterizzano il contesto paesaggistico del patrimonio preistorico neretino ha svolto un ruolo nella scelta delle location. La possibilità di narrare in scenari suggestivi l’avvicendamento tra due specie strettamente imparentate, che in Puglia hanno condiviso parte dei loro territori per alcune migliaia di anni, sebbene appartenenti a popolazioni con bisogni e tradizioni differenti, ha convinto Alberto Angela e lo staff di professionisti che lo affianca, a concentrare sul territorio neretino alcuni giorni di riprese a marzo 2022. Il supporto logistico per lo svolgimento ottimale dei lavori è stato assicurato dal personale del Museo, dell’Ufficio Parco del Comune di Nardò, dagli assessori delegati al Parco e ai Musei, dal Capo di Gabinetto e dall’ufficio stampa del Sindaco, dall’Arif, dalla Prof.ssa Lucia Sarti (Università di Siena) e il Prof. Fabio Martini (Università di Firenze), dal Gruppo Speleologico Neretino, da Alfio Tomaselli e dagli operatori della Polizia Locale.
Crediti foto: Barbara Ledda