Nardò 70 milioni di anni fa

NARDÒ 70 MILIONI DI ANNI FA

La recente determinazione di una nuova specie apre sui depositi fossiliferi neretini un’innovativa linea di ricerca riguardante i rettili. I risultati e le prospettive di questo primo importante studio saranno presentati martedì 18 dicembre alle ore 10.00 presso il Museo della Preistoria di Nardò.
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Giuseppe Mellone e dell’Assessore Mino Natalizio sono previsti l’intervento introduttivo della Soprintendente Arch. Maria Piccarreta, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Brindisi Lecce Taranto; quello del Prof. Paolo Sansò (Università del Salento) sui contesti geologici e la presentazione dello studio eseguito dalla Dott.ssa Ilaria Paparella (Alberta University – Edmonton, Canada) su un fossile ritrovato tempo fa in agro di Nardò, che ha permesso la determinazione di una nuova specie vissuta circa 70 -75 milioni di anni fa e appartenente alla famiglia dei Dolicosauri. I risultati hanno permesso di rilevare il grande potenziale informativo che formazioni sedimentarie di questo tratto costiero possiedono anche per lo studio dei rettili. Proprio tale aspetto ha da tempo condotto la studiosa a concentrare parte delle sue ricerche sull’area neretina, avviando una collaborazione con il Museo della Preistoria di Nardò con il proposito di strutturare, in sinergia con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto, un progetto di studio e valorizzazione dei depositi fossiliferi.
L’iniziativa si colloca infatti all’interno del più ampio progetto di tutela, ricerca e valorizzazione del Distretto Preistorico Neretino, congiuntamente promosso da Museo della Preistoria di Nardò, SABAP, Comune di Nardò e Regione Puglia, a partire dal presupposto condiviso che la salvaguardia e la fruizione del Paesaggio debbano necessariamente passare attraverso la ricostruzione, la conoscenza e la promozione della sua storia.
Il nuovo studio è stato pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science ed è possibile scaricarlo al link:

https://royalsocietypublishing.org/doi/10.1098/rsos.172411