Grotta di Capelvenere
Gli scavi di Borzatti misero in luce, tra il 1961 e il 1975, un deposito con presenza di industria litica neandertaliana databile tra i 50.000 e i 35.000 anni fa. La particolarità di questo straordinario giacimento è data dall’alternanza delle occupazioni neandertaliane con quelle di alcuni predatori di grande taglia, come leoni, orsi, leopardi, lupi e rapaci. In tutti i casi risulta abbondante la presenza di resti di cavalli, buoi, asini e cervi. Questo giacimento è collocato cronologicamente in un interstadio glaciale tra due periodi molto freddi, caratterizzato da un momento di stasi climatica, con temperature molto rigide, simili a quelle del precedente picco freddo.