Proposte didattiche a.s. 2017/2018

Le proposte didattiche muovono dal proposito di incentivare la diffusione della conoscenza del territorio e della sua storia, la consapevolezza del proprio passato e del complesso di relazioni esistenti tra natura, cultura e paesaggio. Percorsi e laboratori sono strutturati su obiettivi cognitivi e formativi che puntano al coinvolgimento esperienziale dell’individuo e del gruppo.

Il Museo della Preistoria di Nardò propone diverse attività didattiche e laboratoriali, rivolte al target scolastico, strutturate in modo differente in base all’età dei fruitori:

  • Visita guidata all’interno del Museo;
  • Laboratori didattici;
  • Laboratori nel Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano.

VISITA GUIDATA ALL’INTERNO DEL MUSEO

Gli studenti vengono guidati da esperti in discipline riguardanti la preistoria, attraverso l’esposizione dei reperti presenti all’interno della struttura. I temi didattici affrontati vertono sulla paleontologia, l’evoluzione, il territorio, le migrazioni e la diffusione dell’uomo. La visita è strutturata come un percorso interattivo, in cui, durante l’esposizione della guida, gli alunni sono coinvolti costantemente, con lo scopo di stimolarne il ragionamento critico e di accompagnarli al raggiungimento di competenze, sia formative che cognitive, a partire dalle tematiche esaminate.
La visita ha una durata di circa due ore.
Costo a studente: 3,00 €

LABORATORI DIDATTICI

All’interno del Museo della Preistoria sono previsti laboratori didattici, differenziati in base alla tipologia e all’età dei fruitori. Questi sono pensati per integrarsi nel percorso formativo di bambini e ragazzi, coerentemente e in sinergia con la programmazione scolastica.

Le attività sviluppano e approfondiscono le problematiche affrontate nel percorso di visita e, bypassando l’approccio della lezione frontale e facendo leva sul coinvolgimento socio-emotivo e psico-fisico dei partecipanti, perseguono obiettivi formativi utili allo sviluppo di un pensiero critico e al raggiungimento di competenze sia formative che cognitive. Il laboratorio funge in tal modo da supporto educativo nella maturazione della socialità e nel riconoscimento di un carattere identitario volto all’inclusività e alla valorizzazione delle differenze. Attraverso l’”esperienza”, la problematizzazione delle informazioni viene mediata e ricollocata nel contesto attuale; la Preistoria, attualizzata, diviene uno degli strumenti per interpretare il presente e progettare criticamente il futuro.
Il laboratorio ha una durata di circa tre ore.
Costo a studente: 5,00 €

LABORATORIO DI LITICA

Nel corso del laboratorio gli studenti avranno modo di esaminare da vicino e toccare con mano alcuni strumenti litici parte della collezione didattica e rappresentativi del materiale esposto all’interno del Museo. Seguiti e guidati dagli archeologi, i ragazzi saranno accompagnati nel riconoscimento della materia prima, della tipologia e dalla tecnologia del manufatto, nonché, delle procedure di realizzazione. L’attività permette agli alunni di osservare la varietà dei materiali che furono adoperati e di come questi furono sfruttati in modo differente nel corso della Preistoria per creare gli strumenti utili alla caccia e alle attività domestiche.

Il laboratorio affronta argomenti quali la conoscenza e lo sfruttamento consapevole del territorio e delle sue risorse naturali, la padronanza delle materie prime, la capacità di astrazione e progettazione dell’uomo preistorico, la sua cultura materiale.

Inoltre, mediante il lavoro di gruppo, gli obiettivi didattici che l’attività persegue sono l’acquisizione di una migliore capacità di comunicare contenuti riguardanti tematiche specifiche, di confrontarsi, di socializzare e di collaborare.

LABORATORIO DI PALEONTOLOGIA ED EVOLUZIONE

Il laboratorio affronta tematiche che riguardano la Zoologia, l’Evoluzione, il cambiamento ambientale e climatico, con collegamenti anche alla Paleoantropologia e allo sviluppo delle caratteristiche fisiche dell’uomo attuale.

Nel corso dell’attività gli studenti avranno modo di osservare e toccare con mano resti faunistici, imparando così, grazie alla spiegazione del paleontologo e al confronto con i reperti fossili, a riconoscere le parti anatomiche degli animali, a individuare le specie tassonomiche e a distinguere gli esemplari adulti da quelli giovani.

Attraverso questo laboratorio gli studenti potranno incrementare la comprensione dell’osteologia animale e delle caratteristiche delle singole parti anatomiche, nonché, approfondire il concetto di evoluzione. L’attività inoltre si pone come obiettivo didattico il potenziamento dello spirito di osservazione e della concentrazione dei partecipanti e, mediante il lavoro di gruppo, l’acquisizione di una migliore capacità di comunicazione, di confronto, di socializzazione e di collaborazione.

LABORATORIO DI ARTE

L’attività didattica è dedicata all’analisi delle forme d’arte del Paleolitico conservatesi fino ai nostri giorni, realizzate mediante incisione o pittura.

Nel corso del laboratorio gli studenti faranno esperienza delle procedure e dei temi iconografici sviluppati dai gruppi preistorici nell’esecuzione dei “capolavori” dell’arte preistorica. Saranno  utilizzati coloranti naturali, atossici, che rappresentano e sostituiscono i materiali reperibili con più facilità in natura e che furono adoperati nel passato.

Attraverso l’attività didattica, inoltre, gli alunni affronteranno tematiche riguardanti la conoscenza da parte dell’uomo delle risorse naturali presenti nel territorio, della scelta delle materie prime e della consapevolezza della loro funzionalità in base al prodotto ricercato, indice delle capacità astrattive e progettuali possedute.

Avvalendosi di questa particolare forma di comunicazione non verbale, i partecipanti rafforzeranno le proprie capacità di espressione e di linguaggio dando libero sfogo alla creatività e, grazie al lavoro di gruppo, implementeranno contestualmente la capacità di relazionarsi con gli altri.

LABORATORI NEL PARCO NATURALE REGIONALE DI PORTO SELVAGGIO E PALUDE DEL CAPITANO

Sono previste tre differenti tipologie di percorsi, sviluppati in altrettante aree del Parco. Ognuno, partendo dagli elementi peculiari presenti nell’itinerario, affronta specifici approfondimenti sul Paleolitico.
I laboratori hanno la durata di circa quattro ore.
Costo a studente: 5,00 €

Il Promontorio del Neanderthal e i Paesaggi stratificati (località Torre dell’Alto)

In questo laboratorio all’aperto sono fornite le informazioni e le nozioni utili a definire cultura, ambienti e tecnologie riferibili a Homo neanderthalensis. L’escursione ha luogo sul promontorio dominato da Torre dell’Alto nelle cui vicinanze si aprono Grotta Capelvenere, Grotta-riparo Torre dell’Alto, Grotta-riparo Marcello Zei, tutte frequentate nel corso del Pleistocene dal Neanderthal; saranno anche fornite informazioni utili a decifrare i segni lasciati dai cambiamenti climatici avvenuti nel corso del tempo e quelli lasciati dall’uomo sul territorio. Tali tracce configurano un paesaggio pluristratificato in cui si sono sedimentati profondi significati culturali, identitari e sociali. In tale contesto si inserisce pertanto il racconto della successione di diversi paesaggi, dalla spiaggia tirreniana ai piedi di Grotta Capelvenere ai resti dell’imponente muro di fortificazione dell’Età del Bronzo, dalla torre costiera di Torre dell’Alto all’impianto della pineta avvenuto nel corso degli anni ’50 del secolo scorso.

La baia di Uluzzo e i Paesaggi del primo sapiens d’Europa (località Baia di Uluzzo)

In questo laboratorio sono fornite le informazioni e le nozioni utili a definire cultura, ambienti e tecnologie riferibili ai primi sapiens vissuti sul continente euroasiatico e agli ultimi gruppi paleolitici del Salento. Tale attività porta gli studenti a conoscere i siti paleolitici di Grotta Uluzzo, Grotta-riparo Uluzzo C (o Carlo Cosma) e Grotta del Cavallo, tutti frequentati, oltre che dal Neanderthal, anche da Homo sapiens del quale, proprio in questa baia, sono stati ritrovati i più antichi resti fossili del continente Euroasiatico.

Viene affrontato il concetto di stratificazione culturale che emerge attraverso i segni lasciati dai  cambiamenti climatici, i siti paleolitici in grotta e la presenza della struttura post-medievale di Torre Uluzzo.

Cantieri aperti (sito di Serra Cicora A, di Grotta Mario Bernardini, di Grotta-riparo Uluzzo C)

Previa autorizzazione della Soprintendenza, dei concessionari e dei direttori di scavo, nei periodi di svolgimento delle ricerche archeologiche si organizzano visite presso i cantieri di scavo con lo scopo di far conoscere le operazioni e gli strumenti della ricerca attraverso il confronto diretto con gli archeologi impegnati nelle attività di scavo. Si affrontano così la storia degli studi paleolitici svolti nel corso degli anni all’interno del Parco, i risultati conseguiti e le potenziali prospettive di studio e di valorizzazione.